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AlmaLaurea: ingresso nel mondo del lavoro più facile per i laureati unibz

“In tempi di così grande incertezza, i risultati di Almalaurea lanciano un segnale forte ai futuri studenti di unibz”, afferma il rettore prof. Paolo Lugli.

Ogni anno, i laureati delle università italiane vengono intervistati dal Consorzio Universitario Almalaurea sul loro ingresso nella vita professionale. I risultati presentati per la Libera Università di Bolzano si basano sulle risposte fornite da 694 laureati dell’anno di laurea 2018 (tasso di risposta del 65,4%). “A un anno dalla laurea il tasso di occupazione dei laureati della Libera Università di Bolzano è più alto (74,4%) rispetto a quello nazionale (53,5%)”, afferma il rettore Paolo Lugli, “ciò è la prova che i nostri programmi di studio, con lezioni trilingui e ottime opportunità di soggiorni all’estero e tirocini, funzionano”. Il tasso di disoccupazione (definizione ISTAT) a livello di unibz è del 5,3%; nel 2018 era del 4,6%, nel 2017 era del 5,6%. Il tasso di disoccupazione medio nazionale calcolato nel 2019 è del 15,2%.  

L’ingresso nel mondo del lavoro
La percentuale di laureate e laureati che dopo il conseguimento del titolo prosegue il lavoro iniziato prima della laurea è del 28,9%. “Il 54,4%, invece, dichiara di aver iniziato a lavorare dopo aver conseguito il titolo di studio, il che indica un riorientamento del proprio percorso professionale”, spiega Iris Tappeiner, responsabile del servizio Tirocini & Placement, responsabile dell’indagine AlmaLaurea per la Libera Università di Bolzano.

Caratteristiche del lavoro
La forte tendenza all’occupazione nel settore pubblico è dovuta agli alti tassi di iscrizione al corso di laurea in Scienze della Formazione primaria (formazione per insegnanti della scuola materna ed elementare). Il 39,3% delle laureate e dei laureati unibz dichiara di lavorare nel settore pubblico, la media nazionale è del 16,3%. Il 6,2% delle laureate e dei laureati dichiara di svolgere un’attività autonoma (media nazionale: 11,7%), mentre il 28,2% è assunto con un contratto a tempo indeterminato (media nazionale: 22,9%). Il 85,9% delle laureate e dei laureati e dichiara di lavorare nel nord-est dell’Italia, l’8,5 all’ estero (media nazionale: 4,7%). 

Guadagni
Il guadagno mensile netto (sintesi tra chi lavora esclusivamente e chi studia e lavora) si attesta su valori sensibilmente superiori alla media nazionale: a un anno dalla laurea, i laureati e le laureate unibz guadagnano 1.412 EUR mensili netti mentre la media nazionale è di 1.150 EUR. “Il reddito dei nostri laureati e laureati è comunque inferiore a quello dei Paesi vicini”, spiega Iris Tappeiner, “per questa ragione molti di loro decidono di andare a lavorare all’estero”. 

Utilizzo e richiesta della laurea nell’attuale lavoro 
Il 63,6% degli intervistati ha notato un miglioramento del proprio lavoro, attribuibile all’acquisizione del titolo di studio universitario (media nazionale: 38,5%). Il 61% dei laureati ritiene che la rilevanza pratica della formazione universitaria sia adeguata (media nazionale: 53,6%). Il 39% afferma che la laurea è un requisito di legge per la loro posizione professionale. Questo dato è aumentato: era il 25,4% nel 2017 e il 40,6% nel 2018.

Soddisfazione sul lavoro
Un indicatore importante nell’indagine AlmaLaurea è da sempre la soddisfazione degli intervistati relativa alla loro attività professionale, su una scala da 1 a 10. La soddisfazione dei laureati unibz è di 8,1 punti, 0,6 punti in più rispetto alla media nazionale.

Profilo dei laureati
Ai laureati è stato anche chiesto se anche i loro genitori avessero un diploma di laurea: il 27,8% ha dichiarato di avere uno o entrambi i genitori laureati (30,4% a livello nazionale). Il 70,5% degli intervistati invece, ha indicato che nessuno dei due genitori aveva una laurea (68,6% nazionale). Il vantaggio degli studenti unibz in termini di durata degli studi è sorprendentemente alto: se nell’ateneo altoatesino è stato il 73,1% degli studenti a completare gli studi entro i tempi previsti, il dato a livello nazionale è del 55,7%. Inoltre, i laureati unibz (33,2%) sono molto più propensi a trascorrere un periodo all’estero rispetto ai laureati di altre università italiane (12,5%). Lo stesso vale anche per le esperienze di tirocinio durante gli studi: all’unibz il 76,2% ha completato almeno uno stage, contro una media nazionale del 59,9%.  L’84,1% ha anche avuto esperienze di lavoro durante gli studi (65,2% a livello nazionale). Colpiscono anche le differenze nelle competenze linguistiche. L’indagine ha riguardato la conoscenza dell’inglese a livello B2: in unibz è posseduta dal 95,8% dei laureati mentre nel resto d’Italia dal 53,7%. I laureati della Libera Università di Bolzano hanno inoltre espresso un alto grado di soddisfazione per i servizi offerti dall’ateneo, in particolare dalla biblioteca e dai servizi informatici.

“Rimane da sottolineare che i dati sulla situazione occupazionale e il profilo dei laureati possono variare notevolmente da una Facoltà all'altra e da un corso di laurea all’altro”, conclude Tappeiner. 
L’intera indagine e i risultati dettagliati sono consultabili sul sito di Almalaurea.

(zil)