UniNews
"Sul territorio ma aperti al mondo"
La magistrale in Accounting e Finanza sta per sfornare i primi laureati. È quindi il tempo per fare un po’ di bilanci. Ne parliamo con il direttore del corso, il prof. Massimiliano Bonacchi.
Accounting e Finanza, una laurea magistrale che ha forti radici locali ma che apre anche le porte del mondo. Il corso che prevede anche un doppio titolo con il Baruch College di New York sta per entrare nel terzo anno di vita e quest’anno sfornerà i primi laureati. È quindi il tempo per fare un po’ di bilanci. Ne parliamo con il prof. Massimiliano Bonacchi che lo dirige e che lo ha costruito assieme ai colleghi della Facoltà di Economia.
Prof. Bonacchi, la magistrale di Accounting e Finanza è la più giovane delle tre offerte da Economia (le altre due sono Imprenditorialità e Innovazione e Politiche Pubbliche e Amministrazione). Quale il contributo che ha saputo dare allo sviluppo del nostro territorio?
Quando sono stato assunto, nel 2015, uno degli obiettivi che mi sono stati richiesti era la costruzione di un percorso formativo di alta specializzazione che rispondesse alle esigenze degli stakeholder locali, in primis commercialisti, banche, altri intermediari finanziari ed imprese, che richiedevano una mano dall’università per trovare professionisti del settore finanziario che li aiutassero a progredire e a restare competitivi. Abbiamo aperto alcuni corsi anche a chi già lavora negli studi di commercialisti o negli istituti bancari: un’importante offerta di formazione continua. A breve immetteremo sul mercato del lavoro altoatesino i primi laureati: trilingui,con esperienze internazionali e con una formazione all’avanguardia nell’ambito dell’accounting e finanza. Molti di loro hanno già ricevuto offerte molto buone da importanti realtà azienali dell’Alto Adige. Mi sembra un buon punto di partenza.
Quali erano le difficoltà con cui si erano dovuti scontrare, fino a quel momento?
L’Alto Adige è una terra bellissima con realtà imprenditoriali di alto livello, anche tecnologicamente innovative, che offre opportunità professionali interessanti, . Se uno studente va a studiare a Milano o a Monaco di Baviera, poi è più difficile, almeno nei primi anni dopo la laurea, che decida di ritornare in provincia di Bolzano. Noi invece siamo riusciti a costruire una laurea magistrale che attrae chi, dopo la laurea triennale, vuole proseguire gli studi nell’ambito dell’accounting e della finanza. I numeri confermano che molti nostri studenti, anche provenienti da fuori provincia e dall’estero, dopo la laurea di primo livello scelgono la nostra laurea magistrale.
Quali le università con cui vi misurate?
Vedo tra i nostri competitor atenei come la Cattolica di Milano, l’Università di San Gallo in Svizzera, o l’Università di Rotterdam, dove c’è un corso proprio in Accounting e Finanza. Il responsabile per anni è stato il collega prof. Paolo Perego che adesso insegna da noi e che mi ha dato una mano essenziale per strutturare la nostra magistrale sul modello olandese.
Cosa vi caratterizza?
Un’offerta didattica di eccellenza, che combina teoria e pratica come poche altre. I nostri docenti hanno tutti un respiro internazionale. Inoltre i nostri studenti possono prepararsi agli esami per acquisire certificati professionali internazionali e prestigiosi, immediatamente spendibili nel mondo professionale, come il CFA (Chartered Financial Analyst) o il Certified Management Accountant (CMA). Esiste poi la possibilità per gli studenti migliori di frequentare il “Master of Science in Finance” o “Master of Science in Accountancy” al Baruch College di New York e ottenere il doppio titolo italiano e americano.
Quali sono i programmi per il futuro?
Mi preme citare il business consulting lab che unirà i nostri iscritti con quelli di Baruch su progetti di espansione oltreoceano di aziende locali: un ottimo banco di prova per i nostri studenti e un esperimento utile per gli imprenditori che vogliono tentare il grande salto. Da settembre poi mi sostituirà come direttore del corso il prof. Perego che - ne sono convinto - saprà ulteriormente innovare la magistrale come ha fatto nella sua esperienza di insegnamento a Rotterdam.
(zil)